Proposta 2
La didattica laboratoriale promuove la motivazione e l’inclusione, fornisce una strategia di insegnamento molto importante, soprattutto, per gli studenti che hanno difficoltà di apprendimento. All’inizio della mia carriera di docente, ho notato che, il laboratorio, era vissuto, dai ragazzi, come momento di “evasione” dalla tradizionale routine scolastica.
Con l’esperienza sono riuscita, forse, a fargli capire che il laboratorio è uno spazio nel quale poter fare esperienze insieme agli altri, dove si imparano ad usare procedure, materiali, strumenti, dove si riflettere su quanto si sta facendo. Nel laboratorio è possibile sperimentare, provare e riprovare, cercare le soluzioni, senza l’assillo del tempo e del risultato ad ogni costo, sperimentare. Per arrivare a ciò ho dovuto anche modificare il mio compito, cioè diventare un creatore, un promotore di occasioni di apprendimento. Ad esempio suddividere il progetto (inteso come la meta) in tanti itinerari (obiettivi), utilizzando tracce, schemi modificabili in corso d’opera, questo per evitare di operare a caso.
Con tali sequenze di attività gli alunni vengono motivati e guidati a svolgere l’attività di laboratorio e in questo modo il docente riesce a resistere alla tentazione di esporre i concetti prima che gli alunni li abbiano scoperti cioè il docente ha “il coraggio di non dire”.
F. M. Nicolosi